Ennio Morlotti (Lecco, 21 settembre 1910 – Milano, 15 dicembre 1992) è stato un pittore italiano.
Fu uno dei principali protagonisti della vicenda artistica italiana ed europea del secondo Novecento.
Nel 1923 cominciò a lavorare come contabile in un oleificio, quindi fino al 1936 come impiegato in un colorificio e operaio in una fabbrica meccanica.
Nonostante le dure condizioni di vita di quegli anni, si dedicava allo studio dell'arte antica nelle chiese e nei musei, interessandosi anche di arte contemporanea, sino a conseguire da privatista la maturità artistica a Brera.
Licenziatosi dalla fabbrica, si trasferì a Firenze e si iscrisse all'Accademia, dove, seguito da Felice Carena, si diplomò con una tesi su Giotto. Nel 1937, grazie agli introiti che guadagnò dalla vendita di tre quadri esposti in occasione di un concorso per il paesaggio lecchese, effettuò un viaggio a Parigi dove vide le opere originali degli amati Cézanne e Picasso.
Nel 1940 entrò nel gruppo di Corrente che si ispirava alla rivista universitaria "Corrente di vita giovanile", diretta da Ernesto Treccani, seguendone l'orientamento espressionistico francese, da Van Gogh fino ai Fauves.
Nel 1946 si iscrisse al partito comunista al quale aderì per sei mesi; fu questo un anno difficile sul piano economico ma proficuo sul piano culturale, poiché firmò il Manifesto del Realismo, aderì al Fronte Nuovo delle Arti ed effettuò la sua prima mostra personale alla galleria II Camino di Milano.
Fu subito dopo la XXIV Biennale di Venezia nel 1948, dove espose assieme a tutti gli artisti del Fronte Nuovo delle Arti, che si definì la posizione di Morlotti, il quale assieme a Birolli si staccò dai componenti "realisti" del gruppo. È proprio negli anni '50 che produsse alcune tra le opere cardine dell'arte informale, non solo italiana, ma anche europea ottenendo il massimo dei voti.
La Biennale ospitò numerose volte le sue opere, nel 1950, nel 1952 assieme al Gruppo degli Otto, nel 1954 con una sala presentata da Giovanni Testori, nel 1962 vincendo il premio riservato ad un artista italiano, nel 1964 all'interno della sezione "Arte d’oggi nei musei", nel 1972 con una sala personale, nel 1988 con un’altra personale nel padiglione dedicato all'Italia e nella sezione dedicata alla rassegna "Il Fronte nuovo delle Arti alla Biennale del 1948".
Nel 1986 e nel 1992 venne invitato alla Quadriennale Nazionale d'Arte a Roma.
Le più importanti mostre complessive dell'ultimo decennio, sono quelle del 1987 a Locarno a Milano, e del 1994 a Ferrara, effettuata dopo la sua morte.