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Enrico Baj

Enrico Baj, Femme au Chapeau

Enrico Baj, Ritrattino

Enrico Baj, Figure

Enrico Baj, Senza titolo

Enrico Baj, Fiore

Enrico Baj, Senza titolo

Enrico Baj, Tre uomini

Enrico Baj, Uomo col cane

Enrico Baj, Testa

Enrico Baj, Studio

Enrico Baj, Senza titolo

Enrico Baj, Joan Tirador

Enrico Baj, Mendi Bundi

Enrico Baj, Senza titolo

Enrico Baj, Tzm Blaka

Enrico Baj, Ufficiale rosso

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Enrico Baj (Milano, 31 ottobre 1924 – Vergiate, 16 giugno 2003) è stato un pittore, scultore e saggista italiano.
Fu uno dei protagonisti delle Avanguardie degli anni Cinquanta e Sessanta, accanto a Fontana, Manzoni, Klein; strinse uno stretto rapporto con Max Ernst, Marcel Duchamp, e altri artisti del gruppo CoBra, con il Nouveau Réalisme, il Surrealismo e la Patafisica.
Nel 1951 Baj fondò a Milano, il "Movimento Nucleare"; qualche anno dopo, in opposizione alla sistematica ripetitività del formalismo stilistico, diede vita con Asgern Jorn al "Mouvement International pour une Bauhaus Imaginiste” contro la forzata razionalizzazione e geometrizzazione dell'arte.
I collage policromatici e polimaterici erano sempre intrisi da una vena giocosa ed ironica, costituivano l’icona della vena satirica dell'artista milanese. L’opera di Baj si articolava per periodi, tutti improntati all'ironia dissacratoria e al rinnovamento dell'espressività.
Dalle prime figurazioni del Periodo Nucleare, manifestò un grosso impegno contro ogni tipo di aggressività che, attraverso i grotteschi collage come “I Generali del 1959” e "Le parate militari", approdò a tre grandi opere: "I funerali dell’anarchico Pinelli" del 1972, "Nixon parade" del 1974 e "L’Apocalisse" del 1979.
Con altre opere degli anni ‘80 Baj accentuò la critica nei confronti della contemporaneità e dell’uso indiscriminato delle tecnologie, mentre con altre ancora più tarde denunciò la corruzione del gusto generata dalla cultura del prodotto industriale.
Nel 1993 iniziò il ciclo delle "Maschere tribali, dei "Feltri" e dei "Totem. Il 1999 è caratterizzato dai 164 ritratti dei Guermantes tratti dalla Recherche di Proust.
L’accostamento di pittura e letteratura ha sempre costituito per Baj fonte di inesauribile ispirazione, ma davvero memorabili furono anche le sue incursioni nel mondo del teatro con le famose marionette realizzate per lo spettacolo "Ubu Roi" di Alfred Jarry del 1984.
Artista, ma anche intellettuale inquieto, Baj ha costantemente intrecciato l'attività creativa con la riflessione sull'arte. Ha anche pubblicato numerosi libri e collaborato, soprattutto nel corso degli anni ‘80, con importanti giornali e riviste, come “Il sole 24 ore” e il “Corriere della sera”.
Ha esposto nei maggiori musei e gallerie del mondo.