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Roberto Crippa

Roberto Crippa, La fenêtre
Roberto Crippa, Farfalla notturna
Roberto Crippa, Gigantologia
Roberto Crippa, Il blasone
Roberto Crippa, Personaggio
Roberto Crippa, Senza titolo
Roberto Crippa, Spirale
Roberto Crippa, Testa
Roberto Crippa, Totem 2
Roberto Crippa, Totem

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Roberto Crippa (Monza, 7 maggio 1921 – Bresso, 19 marzo 1972) è stato un pittore, scultore e aviatore italiano.
Iniziò a dipingere nel 1945, con uno stile figurativo con reminiscenze cubiste molto vicine allo stile di Picasso, ma in seguito aderì al movimento spazialista con Lucio Fontana.
Si diplomò in arte nel 1947-48 all'Accademia di Brera, dove incontrò tra gli altri, Carlo Carrà e Achille Funi e l'anno successivo partecipò alla Biennale di Venezia, ed espose opere anche alla Triennale di Milano. Di nuovo nel 1950, 1954 e 1956 fu presente alla Biennale e sempre nel 1950 espose a Trieste nel corso di una collettiva dal titolo “Arte spaziale”.
A seguito dell'amicizia con Lucio Fontana, fu uno dei firmatari del terzo "Manifesto dello Spazialismo" del 1950. Nel 1951 partecipò anche al "Manifesto dell'Arte Spaziale".
L'opera di Crippa all'inizio degli anni ‘50 si incentrò attorno ad una serie di dipinti detti “Spirali”, di carattere geometrico e astratto: con il gesto geometrico quasi circolare creava degli spazi involuti, da cui si generavano raggi che idealmente si proiettavano fuori dalla bidimensionalità della tela, in linea coi principi del "Manifesto" spazialista.
Divenuto noto anche all'estero per le sue opere, Crippa raggiunse New York, dove conobbe i surrealisti Max Ernst, Victor Brauner e Yves Tanguy, ed espose alla galleria di Alexander Iolas.
Le Spirali cambiarono, divenendo più pesanti, incisive ed involute, interlacciate tra di loro. Queste figure, sviluppate tra il 1954 e il 1956 furono definite Totem. Nel 1955 passò alla produzione di opere polimateriche, che popolarono una mostra personale presso la galleria del Naviglio di Milano.
L'anno successivo l'ispirazione dei dipinti polimaterici venne sviluppata ulteriormente, con la produzione di opere in ferro, bronzo, acciaio ispirate al simbolismo primitivo e fu proprio con queste opere che partecipò alla Biennale del 1958.
L'uso di materiali originali nel 1960 sfociò nella produzione di opere in amianto, sughero, carta di giornale e velina, unite con diversi materiali e colori, opere che furono esposte in una mostra itinerante che raggiunse il Giappone, gli Stati Uniti e l'Australia.
Nel 1962 rimase vittima di un incidente di volo che lo costrinse sulla sedia a rotelle per quasi un anno, ma nonostante ciò partecipò con i suoi quadri a diverse esposizioni in Europa e Stati Uniti.
In questa fase Crippa passò a dipingere paesaggi con la tecnica polimaterica e con il consueto stile astratto. Sempre di questo periodo sono le amiantiti, dei non dipinti realizzati con sottili fogli di amianto applicati su una tavola incisa.
Nel 1968 l'artista, pienamente ripresosi, partecipò alle Biennali di Venezia e di Mentone.
Negli anni Settanta Roberto Crippa si è occupato anche di arte postale.