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Giuseppe Viviani

Giuseppe Viviani, Cocomero a fette
Giuseppe Viviani, I quattro mori
Giuseppe Viviani, Il caterattaio
Giuseppe Viviani, Il ciclista
Giuseppe Viviani, Il vetturale biondo
Giuseppe Viviani, Letto e macerie
Giuseppe Viviani, Uccello
Giuseppe Viviani, Il vespasiano
Giuseppe Viviani, Uomo con calla
Giuseppe Viviani, Venditore e cane
Giuseppe Viviani, Venditore, cane e fiori

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Giuseppe Viviani (Agnano, San Giuliano Terme, 18 dicembre 1898 – Pisa, 16 gennaio 1965) è stato un pittore e incisore italiano.
Non frequentò nessuna scuola d'arte. La sua prima personale, a Marina di Pisa, risale al 1922, quando ancora le sue opere risentivano di modelli post-impressionisti ed espressionisti.
Ben presto maturò un proprio linguaggio incontrando e rappresentando aspetti e personaggi del mondo popolare, nella geografia poetica di Pisa e della sua Marina, divenute luoghi dell'anima stupefatta e dolente di un artista che amava rappresentare con un'unica identità di stile: uomini, cani, gabbiani, fiori.
A Giuseppe Viviani non mancarono riconoscimenti ufficiali. Già nel 1929 gli venne assegnato il premio per l'Incisione alla Mostra internazionale di Monaco; nel 1949, ad Asti, quello per il Disegno. L’anno dopo otteneva alla XXV Biennale di Venezia il primo premio per l'Incisione, che gli era riconosciuto l'anno successivo anche alla Biennale di San Paolo del Brasile. Nel 1952 vinceva il Premio internazionale alla Mostra del bianco e nero di Lugano e quello della Quadriennale di Roma; del 1959 è il primo Premio Pontedera di pittura.
Tenne la cattedra di Incisione all'Accademia di belle arti di Venezia. Nel 1960 l'editore Rebellato di Padova pubblicò il repertorio delle sue incisioni, aprendogli di fatto le porte del mercato e ponendo la sua opera all'attenzione dei collezionisti. Dell'inizio degli anni Sessanta fu inoltre il suo proficuo sodalizio con il libraio-editore Paolo Belforte di Livorno che, coadiuvato dall'editore Vanni Scheiwiller di Milano, produsse una serie di litografie di Viviani che andarono a costituire una delle più ricche cartelle dell'arte litografica italiana.